Il panorama normativo in materia legionella

Il quadro normativo in materia di legionella fa riferimento ai seguenti provvedimenti (cui afferisce la normativa legionella 2018 e seguenti):

  • Decreto legislativo n. 81/08: stabilisce le linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi e le misure da adottare per il controllo della legionella nei luoghi di lavoro
  • Accordo Stato – Regioni del 2013 e 2015 (79/CSR del 07/05/2015): integra le indicazioni contenute nelle precedenti linee guida nazionali (‘Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi’, G. U. 5 maggio 2000; “Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-recettive e termali” e “Linee guida recanti indicazioni ai laboratori con attività di diagnosi microbiologica e controllo ambientale della legionellosi” (G.U. n 28 del 4 Febbraio 2005 e G.U. n 29 del 5 Febbraio 2005).

La normativa sulla legionella prevede sanzioni molto elevate per chi fornisce acqua contaminata, contenente microorganismi e altre sostanze dannose in concentrazioni superiori ai limiti di legge.

Il batterio: Legionella Pneumophila

Le legionelle sono dei bacilli gramnegativi, colonizzanti tutti gli ambienti idrici e particolarmente quelli concepiti artificialmente dall’uomo per il suo comfort sanitario.

Sono stati isolati 39 tipi e 60 sierogruppi di cui la più diffusa è la Legionella Pneumophila del sierogruppo 1. Tali  microrganismi sono caratterizzati da una parete cellulare ricca in acidi grassi ramificati; non sono sporigeni, sono aerobi stretti, generalmente mobili poiché dispongono di 1 o 3 flagelli polari e risultano particolarmente predisposti per lo sviluppo di un biofilm conosciuto con il nome di slime o biofouling.

La Legionella: habitat

L’unico serbatoio naturale di legionella è l’ambiente.

La legionella è una tipica forma di contaminazione dell’acqua causata da batteri  aerobi gram-negativi e la si riscontra sovente nelle sorgenti, comprese quelle termali, nei fiumi, laghi, vapori, terreni.

Il problema nasce quando dal serbatoio naturale il batterio passa nei siti del serbatoio artificiale (acqua condotta cittadina, impianti idrici dei singoli edifici, piscine, fontane…) e prolifera.

Il microrganismo è ubiquitario e la malattia può manifestarsi con epidemie dovute ad un’unica fonte con limitata esposizione nel tempo e nello spazio all’agente eziologico, oppure con una serie di casi indipendenti in un’area  ad alta endemia o con casi sporadici senza un evidente raggruppamento temporale o geografico.

Focolai epidemici si sono ripetutamente verificati in ambienti collettivi a residenza temporanea, come ospedali o alberghi. I casi di polmonite da Legionella si manifestano prevalentemente nei mesi estivo-autunnali per quelli di origine comunitaria, mentre quelli di origine nosocomiale non presentano una particolare stagionalità.

La legionella è in grado di infettare varie specie di amebe e protozoi ciliati e di riprodursi al loro interno.

Nell’uomo il sito iniziale dell’infezione è costituito dalla parte più profonda dei polmoni, i macrofagi polmonari.

Il rischio negli impianti di condizionamento

Come ogni elemento è soggetto a continuo degrado, anche il controllo della qualità dell’aria ha necessariamente una evoluzione dinamica nel tempo. La sola progettazione di un impianto o di un sistema non è in grado di soddisfare, a distanza di qualche anno, le originarie prestazioni.

Appare quindi evidente come la manutenzione abbia un ruolo fondamentale nella gestione nel tempo di ciascun componente di un edificio, manutenzione che deve essere prevista e curata fin dalle prime fasi progettuali.

In particolare negli impianti di condizionamento, è d’uso comune mirare la manutenzione al controllo dei soli parametri fisici di comfort (temperatura, umidità). Solo in questi ultimi anni, in concomitanza con l’intensificazione delle ben note problematiche correlate ad una scarsa qualità dell’ aria ed in relazione ai risvolti economico sanitari derivatene unitamente ai risultati di ricerche scientifiche condotte sul campo, si va via via sviluppando, accanto alla gia consolidata manutenzione tecnologica, la coscienza di una manutenzione igienico sanitaria dei sistemi di trattamento e distribuzione dell’aria, la quale è preposta al controllo dei parametri chimici e biologici.

Lasciare che situazioni igienicamente precarie si consolidino nel tempo comporta solo un aumento vertiginoso dei costi per ripristinare condizioni adeguate.

Gli impianti di condizionamento dell’aria e quelli idrico- sanitari si sono dimostrati potenzialmente capaci di favorire lo sviluppo dei batteri in questione e la loro conseguente diffusione ambientale.

La strutturazione dei circuiti di veicolazione dell’acqua, con i loro impianti di addolcimento a resine a scambio ionico, torri di raffreddamento e serbatoi di stoccaggio, presenti all’interno di una industria alimentare, così come negli ospedali ed edifici in genere, rappresenta il punto di partenza per la definizione dei piani di prevenzione della contaminazione.

Nel caso degli impianti di condizionamento i problemi relativi alla proliferazione del batterio Legionella si riscontrano nel momento in cui nascono goccioline d’acqua. Quindi ci riferiamo in particolare a:

  • Umidificatori /raffrescatori a pacco bagnato
  • Lavatori d’aria
  • Nebulizzatori
  • Umidificatori a vapore (solo se installati in modo improprio)
  • Separatori di gocce
  • Presenza di gocce d’acqua sui filtri dell’aria
  • Silenziatori     

Soluzioni anti-legionella

ONENERGY fornisce ed installa il Sistema di prevenzione Legionella ICA e ICA ONE di Enki Water.

Il trattamento anti legionella ICA permette di fornire acqua pulita e sicura da batteri e virus tramite la somministrazione di ioni di rame ed argento che si dimostrano essere una soluzione più efficace di ogni altro tipo di trattamento. Garantiscono infatti una copertura anti legionella fino a cinque settimane, contro le 48 ore di un prodotto chimico ossidante.

I sistemi ICA e ICA ONE di Enki Water abbattono efficacemente la legionella in tempi rapidi e per periodi prolungati, non corrode le tubazioni e soprattutto non fornisce rischi per la salute. Inoltre i sistemi ICA sono collegati ad un portale web che permette di accedervi in qualsiasi momento, per un controllo costante.

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